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Janus (2019)

La performance è inspirata al dio Janus Bifronte, guardiano dei solstizi. L'artista indossa infatti due maschere: sul volto ne ha una raffigurante il volto barbuto maschile di una statua romana, e sulla nuca ha un'immagine femminile di una scultura di giovane donna romana. 

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Janus, divinità complessa e misteriosa in quanto primordiale, riunisce i principi maschile e femminile. La performer, attraverso un percorso all'aperto, compie un rito nella notte del solstizio d'estate con accensione del falò e bruciando erbe officinali, secondo l'antica tradizione legata al culto di Janus. 

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