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InHabitants - Gli abitanti dell'interno di vetro (2001)

L'opera prende forma da una suggestione poetica: dal testo "Eta Eta Gli Uccelli Gialli" di J. Orten, giovane autore ceco, precocemente scomparso, del periodo tra le due guerre mondiali.
Un brano del testo di Orten è riportato di seguito:

 
In fin dei conti la casa è di vetro. La casa è di vetro infrangibile. Come si dice. Noi. Noi non usciamo mai fuori. Non c'è dove andare. Siamo nati qui. Siamo qui da tempo e non c'è nient'altro.Ci chiamiamo abitanti dell'interno di vetro. Il vetro ha vari strati. Siamo proprio nel mezzo. E sfioriamo appena l'ultimo. Il più vicino a noi. Tutto intorno acqua.

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L’installazione prevede sei videoproiezioni sulle grandi vetrate dell'Auditorium. I video mostrano diversi personaggi che vivono nella "casa di vetro". Sono ripresi in primo piano, schiacciati contro il vetro stesso, in differenti atteggiamenti. Ogni personaggio effettua movimenti lentissimi, al limite della percezione visiva. Ogni video è accompagnato da una sua propria musica appositamente composta.
L’esecuzione prevede una performance interattiva sul web. Gli Abitanti dell’interno di vetro diventano, infatti, InHabitants grazie al collegamento in rete.

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- Donatella Vici

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