top of page
Auspicium (2019)

La performance viene eseguita nel Chiostro dell’antico monastero di clausura, sede dell’ordine delle Carmelitane Scalze: uno spazio  fortemente evocativo, un luogo spirituale, di raccoglimento e preghiera. E un luogo di donne.

​

L'intervento integra la ricerca dell'artista sui temi della “trasformazione” con elementi tratti dalla tradizione antica, più propriamente classica: vestali, sacerdotesse, sibille, donne che sapevano interpretare gli eventi, il futuro, donne che vivevano isolate ma il cui ruolo era riconosciuto e apprezzato dalla società.

La performance prevede un percorso in cui l'artista trasporta in  una carriola blocchi di ghiaccio e, attraversando  lo spazio esterno, si ferma di tanto in tanto, preleva un blocco e lo lancia a terra per frammentarlo.

In ogni blocco è racchiusa una foglia recante un messaggio scritto.  Con la rottura e il successivo scioglimento del ghiaccio, la foglia si libera e le parole saranno leggibili dal pubblico (che alla fine della performance potrà raccogliere le foglie).

Giunta così all’estremità del muro di cinta del giardino, dove al centro di una cortina di verzura si trova una piccola fontana, l'artista si ferma, fa scorrere l’acqua, la raccolgliere in due alambicchi di vetro, la dinamizza e compie un breve rituale.

​

La performance termina con un canto difonico.

Nel chiostro viene diffusa la musica del compositore Mauro Bagella, che crea l’ ambiente sonoro per accompagnare l’intervento performativo.

​

-Donatella Vici

bottom of page