Ed è in certi sguardi che s’intravede l’infinito.
(Franco Battiato)

 

 

L’opera, costituita da una vasca in plexiglass trasparente che ricorda un acquario, è stata creata per la manifestazione "Morgana Vede - Festival dello stretto".
E’ da qui che l’artista è partita per la realizzazione di un lavoro che racchiudesse tutte le suggestioni proposte dal tema stesso della mostra: l’acqua, la terra, l’aria, ma anche la malìa di Morgana, la rifrazione e la luce che danno vita al miraggio che in alcune condizioni climatiche particolari compare nello stretto di Scilla e Cariddi, mostrando un’apparente avvicinamento e sospensione sopra l’orizzonte della città di Messina per gli osservatori sulla costa calabra.
Unendo dunque in un unico elemento il mito legato allo stretto di Scilla e Cariddi al tema della  “visione” e dello “sguardo”, l’artista ha immaginato che fosse proprio lo sguardo magico di Morgana, “fata delle acque”, a creare il ben noto fenomeno così stupefacente, così improbabile, impalpabile, così simile alla nostra vita vista, sognata, percepita attraverso occhi di un bambino o  forse di un’ artista…

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-Donatella Vici